Il 25 aprile è partita la campagna di raccolta firme per i 4 referendum abrogativi proposti dalla Cgil per cambiare le norme che riguardano licenziamenti, compreso il job acts, tempi determinati e appalti.
L’obiettivo è mettere fine a quei provvedimenti normativi che nel tempo hanno impoverito lavoratrici e lavoratori, rendendoli meno tutelati, anche dal punto di vista della sicurezza, e più precari.
Si può firmare presso le sedi CGIL del territorio oppure anche con SPID o CIE attraverso il sito: www.cgil.it/referendum
Nello specifico, ecco cosa vogliamo e come ottenerlo tramite il referendum abrogativo:
- Dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo
Cosa vogliamo cancellare?
Le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015
- Innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti
Cosa vogliamo cancellare?
Il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite
- Superare la precarietà dei contratti di lavoro
Cosa vogliamo cancellare?
La liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee
- Rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti
Cosa vogliamo cancellare?
La norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore